Essere se stessi – Psicoterapeuta Milano

La libertà di essere se stessi – Chi ci permettiamo o non permettiamo di essere?

Vi è già capitato di essere attratti da alcune persone e meno da altre?

Forse avete provato anche fastidio per qualcuno pensando “quanto non mi piace quel suo modo di fare!”.
Per scoprire quanto sia possibile essere se stessi e accettare gli altri, cosi come sono, vi invito a chiedervi:

• cosa non vi piace di questa persona?
• quali aspetti più vi infastidiscono: il modo in cui parla, il tono di voce, come si veste, il lavoro o la vita che fa?
• questa persona vi assomiglia in qualcosa? il suo comportamento vi ricorda un vostro difetto?
• Il modo di fare di questa persona come verrebbe considerato dall’ambiente in cui siete cresciuti?

Fin dalla nascita ci confrontiamo con un mondo esterno che inevitabilmente ci influenza. Alcune nostre azioni vengono gratificate apprezzate e altre punite o criticate.

Automaticamente iniziamo a mostrare più spesso alcuni aspetti di noi stessi e meno altri perchè poco accettati dall’ambiente esterno. Tutto ciò influenza lo sviluppo della nostra identità.

Pensiamo ad un bambino. E’ ovvio che pur di sentirsi amato o importante per i suoi genitori troverà un modo per fare il bravo e adattarsi alle richieste dei più grandi.
L’essere umano non può vivere e crescere nell’assenza dell’altro. Pur di ricevere approvazione le persone nascondono alcune parti di se che finiscono per essere relegate nel cassetto degli orrori e rimosse nell’inconscio.

Secondo voi cosa può succedere quando notiamo una di queste caratteristiche nel modo di fare di un’altra persona?

Sentiremo la puzza tipica di quei cassetti che rimangono chiusi per anni e proveremo incredulità, repulsione o disgusto. Comè possibile che qualcuno indossa, con tanta naturalezza e magari orgoglio, tutto ciò che abbiamo decisio di nascondere nel cassetto?

Alcune famiglie ad esempio non vedono di buon occhio parlare a voce alta. Privilegiano un comportamento composto e controllato. Benchè possa essere frustrante un bambino con il tempo impara (deve imparare) a misurare le parole, i movimenti e le emozioni fino a diventare un adulto controllato e con un tono di voce pacato. A poco a poco inizierà anche a stupirsi e chiedersi come tante persone possano essere istintive e chiassose. E’ un adulto che si è dimenticato cosa significa essere un bambino spontaneo e fragoroso. Per tenere lontani da se questi aspetti, non apprezzati dalla famiglia, ha iniziato a giudicarli negativamente. Ha dimenticato anche la sensazione piacevole che si può provare quando si da spazio alla voce e alla spontaneità (anche perché ricordarlo, in un contesto in cui non è permesso, sarebbe stato troppo doloroso ). E’ per questo che di fronte alle persone spontanee o esuberanti proverà irritazione. Proverà per loro quello che ha ricevuto dai genitori o dal suo ambiente di riferimento: fastidio, disapprovazione o punizioni.

Ecco perché vi invito ad avvicinarvi ad una persona che per qualche motivo vi sta antipatica.
Forse porta con se proprio qualche aspetto, ad esempio poter essere chiassosi e spontanei, che avete perso per strada. Oppure il comportamento altrui vi ricorda un vostro difetto che proprio non sopportate e che potete iniziare a guardare con un pò più di comprensione e benevolenza.

Coronavirus: Riflessioni per coltivare la fiducia

8 Marzo 2020 – Il Coronavirus e le nostre vite – Il Nuovo decreto per la chiusura della Lombardia

In questi giorni così precari e così unici ho pensato di scrivere i miei pensieri sul panico di questi giorni, sull’imprevedibilità della vita e sulla vulnerabilità dell’essere umano.
La paura è una risposta emotiva che ci permette di individuare e far fronte ad una situazione minacciosa. Ma quando una minaccia è indefinita, invisibile e non localizzabile subentra l’angoscia e il panico.
Il coronavirus è diventato un nemico invisibile dal quale non si sa come difendersi. Siamo in preda al timore del contagio tanto da rischiare la fuga e l’isolamento sociale. Per sentirsi più potenti si cerca un colpevole e un nemico più visibile e definito del coronavirus: l’Italia untrice, il lombardo dal quale restare lontano, il collega influenzato che evitiamo di chiamare anche al cellulare perché è meglio stare lontani!
Individuare un nemico definito permette di sentirsi più potenti e di canalizzare il panico cosi da non sentirsi così inermi. Come esseri umani, di fronte all’angoscia, attiviamo qualsiasi meccanismo di difesa pur di alleviare il nostro malessere.
Ogni cittadino oggi viene visto come possibile fonte di contagio e come persona da tenere lontana. E’ vero il contatto ravvicinato può portare al contagio ma ricordiamoci di guardare con solidarietà e rispetto il nostro vicino e il nostro paese con tutte le sue regioni gialle, rosse e di qualunque colore esse siano.
Non trasformiamoci in persecutori alla ricerca di un nemico da attaccare e non consideriamoci onnipotenti come se questo virus non potesse toccarci! Il coronavirus ci ricorda una verità assoluta: ogni essere umano è vulnerabile di fronte alla malattia e alla morte.
Questo non significa passare le nostre giornate in preda al panico del contagio e della morte. Vivere ogni giorno con la paura di ammalarsi e di morire significa non vivere.
Laviamoci le mani, è un gesto di cura verso noi stessi e gli altri, ricordiamoci di respirare pienamente e continuiamo a starnutire quando ne sentiamo il bisogno ma facciamolo nel rispetto dell’altro. Utilizziamo l’arrivo del coronavirus per ritrovare alcune buone abitudini e ricordarci di tenere i piedi ben piantati per terra e di coltivare la fiducia.
Sono giorni in cui ci viene chiesto di stare fermi all’interno di certi confini.
Usiamo questo tempo per muoverci dentro noi stessi e ritrovare i valori e il senso più profondo della vita. Ascoltiamo il telegiornale, per tenerci informati, ma dedichiamoci anche ad una lettura che apre le nostre menti e il nostro cuore.
Ci viene chiesto di limitare gli spostamenti ma questo non significa rinunciare ai contatti umani e al movimento. Approfittatene per chiamare un amico che non sentite da tempo, camminate, ballate, muovete il vostro corpo ogni volta che ne sentite il bisogno.
Fate lentamente tutto ciò che solitamente non avete il tempo di fare e assaporate ogni piccolo movimento. Non lasciate che la paura vi faccia smettere di vivere e non guardate l’altro come il vostro nemico!
Vi invito a guardare dentro di voi e a cercare qualcosa, di bello o di brutto, che fino ad ora avete lasciato in ombra così da prendervene cura. Stare fermi può portare ad un contatto più profondo con se stessi e ciò a volte fa paura. Ma vi assicuro che è un’occasione e un incontro unico..
Sono giorni in cui possiamo riscoprire nuovi modi per stare in contatto con noi stessi e con gli altri.
Pensate alle vostre passioni, a ciò che vi piace fare e trovate il modo per dargli spazio. Non sono i confini della zona rossa a limitarci ma le limitazioni che ci infliggiamo da soli.

Cos’è l’ansia e come gestirla

L’ansia è una risposta di allerta rispetto a situazioni percepite come pericolose e/o stressanti.

Se guardiamo sia all’esperienza soggettiva di chi la prova, sia  alle sue manifestazioni somatiche, appartiene all’ambito della paura. Si manifesta di fronte a:

  • eventi reali: ad es. un esame, un importante incontro di lavoro, il ritardo di un figlio nel ritornare a casa
  •  eventi immaginati o anticipati mentalmente: ad es. pensare a ciò che potrebbe succedere in un viaggio ancora da fare

Fino a un certo livello di intensità è funzionale:

  • serve a segnalare un pericolo e a fornire le energie necessarie per la reazione
  • mette in moto specifiche risposte fisiologiche che spingono ad esplorare, identificare il pericolo ed affrontarlo nella maniera più adeguata.
  • costituisce una fonte di energia e ci consente di impegnarci nei compiti che svolgiamo quotidianamente. Ad esempio studiamo per un esame spinti dall’ansia di raggiungere l’obiettivo che desideriamo.

Ansia Psicoterapia Milano Cesano Maderno

Diventa disfunzionale quando il pensare agli scenari futuri e l’ipotizzare le conseguenze diventa un rimuginio costante che  toglie tempo al resto. Non si riesce a liberarsene fino al punto di preoccuparsi per il fatto stesso di essere persone che rimuginano. In questi casi diventa sproporzionata o una preoccupazione poco realistica perdendo la funzione di elemento di crescita e maturazione.

Ignorare l’ansia, come se fosse una nemica, non permette di vedere quali sono le paure e i bisogni che hanno bisogno di una risposta.

E’ importante iniziare a distinguere l’ansia (generalizzata) dalla paura (specifica).

Di che cosa la persona ha paura?

Quando una persona è in ansia assomiglia ad un bambino solo, spaventato ed agitato è importante quindi ascoltare di che cosa ha bisogno questa parte impaurita e persa. Imparare a gestirla significa accedere alle nostre capacità « materne » di rassicurazione, vicinanza, fiducia e comprensione. 

Ascoltare cos’ha da dire l’ansia significa distinguere le componenti irrealistiche da quelle realistiche/funzionali in modo da neutralizzare i pensieri negativi e focalizzarsi sulla gestione di eventuali elementi di pericolo presenti nel “qui ed ora”.

Per ulteriori approfondimenti leggi questa pagina

 

Workshop “Comunicazione e Benessere Relazionale” – Psicoterapeuta Milano Bovisio Masciago

WORKSHOP « COMUNICAZIONE E BENESSERE RELAZIONALE »

comunicazione

Sabato 18 Marzo dalle 10.00 alle 17.00: Un workshop per migliorare la comunicazione e il benessere relazionale

Ognuno di noi ha un suo personale modo di comunicare, che può rivelarsi più o meno efficace, più o meno promotore di benessere per noi e per le persone con cui interagiamo. Può succedere che ci sentiamo dire “non è possibile parlare con te!”, “non mi ascolti!”; a volte, pur volendo intraprendere una conversazione con uno spirito amichevole e di collaborazione, la comunicazione non va a buon fine o non ci sentiamo capiti.  Altre volte non comunichiamo ciò che vogliamo perché temiamo di essere rifiutati se esprimiamo in maniera chiara un’opinione o avanziamo una richiesta diretta.

Durante il workshop conosceremo meglio il nostro modo di comunicare e rifletteremo su come migliorare la comunicazione e i rapporti interpersonali. Lo faremo utilizzando il modello teorico dell’Analisi Transazionale, spezzoni di film ed esercitazioni pratiche in modo da imparare tramite l’esperienza e perché no divertendoci un po’…

Il Seminario sarà condotto dalla Dott.ssa Emanuela Bellone Psicologa e Psicoterapeuta Analitico Transazionale presso il suo studio di Bovisio Masciago

Per prenotarsi compilare il modulo contatti sul sito oppure chiamare al 392/9785583. I posti sono limitati (max 6 persone). SEDE DEL WORKSHOP: Corso Italia, 70 – Bovisio Masciago.  COSTO: 60€.

Seminario “mini-guida per stare meglio con se stessi e con gli altri!” – Psicoterapeuta Milano Bovisio Masciago

Sabato 18 Febbraio dalle 10.30 alle 12.30: Un seminario per imparare a dare e ricevere riconoscimenti e favorire la relazione con se stessi e con gli altri!

BENESSERE

Quando due persone si incontrano, cercano di stabilire delle relazioni e di comunicare, essenzialmente per ottenere dei segni di riconoscimento. La “sete” di riconoscimenti è così importante che è stato provato che un individuo preferisce ricevere dagli altri riconoscimenti negativi, piuttosto che non riceverne. A chi non è mai capitato di pensare preferirei un forse, un no, qualsiasi cosa ma che ci sia almeno un segno, una risposta..

Durante il seminario andremo alla scoperta del nostro “Profilo di Carezze” e impareremo nuovi modi per riempire il nostro serbatoio di Carezze e stare meglio con noi stessi e con gli altri.

Il Seminario sarà condotto dalla Dott.ssa Emanuela Bellone Psicologa e Psicoterapeuta Analitico Transazionale presso il suo studio di Bovisio Masciago.

E’ possibile prenotarsi per l’evento scrivendo a info@emanuelabellone.com oppure chiamando al 392/9785583. I posti sono limitati (max 6 persone). SEDE DEL WORKSHOP: Corso Italia, 70 – Bovisio Masciago.  COSTO: 20€.

“Ricomincio da me” Percorso di gruppo per riflettere su di sé e trovare le strade per il benessere – Psicoterapeuta Milano Bovisio Masciago

shutterstock_185524853

Sono aperte le iscrizioni per un Ciclo di 5 incontri di gruppo esperienziali e di supporto rivolti a tutte le persone che stanno attraversando un momento di difficoltà, di cambiamento o che vogliono prendersi uno spazio per riflettere su di sé.

 Durante gli incontri di gruppo individueremo insieme le risorse e le strade che possono aiutarci a prenderci cura del nostro benessere.

 

Capita a tutti di attraversare, in alcuni momenti della vita, difficoltà impreviste e momenti di cambiamento a cui non sempre siamo pronti: perdita del lavoro, crisi professionali, separazioni, nuovi assetti familiari, momenti di transizione… Come possiamo affrontare queste esperienze senza “andare in crisi”? Come possiamo trasformare i momenti difficili in occasioni di crescita? Durante i nostri incontri ci occuperemo del “ripartire da sé”, alla riscoperta di ciò che siamo e di ciò che vogliamo per noi e per la nostra vita trasformando la paura, rabbia, tristezza e il disorientamento, che spesso accompagnano questi momenti, in occasioni per riflettere su di sé e rinforzare l’amore  per noi stessi.

Il gruppo è un luogo di incontro in cui le persone, con le proprie modalità e i propri tempi, possono condividere nel rispetto reciproco e in assoluta privacy le proprie esperienze, aiutati e accompagnati da un sostegno competente. Il gruppo si incontra a cadenza quindicinale per la durata di un’ora e mezza ed è condotto dalla dott.ssa Emanuela Bellone, Psicologa e Psicoterapeuta Analitico Transazionale, specializzata nella conduzione di gruppi di supporto e di psicoterapia.

Il costo del percorso di 5 incontri è di 100€ e non è possibile partecipare ad un singolo incontro. Il gruppo è a numero chiuso (minimo 4 partecipanti e massimo 6) e si incontrerà il 1°e il 3° martedì del mese dalle 18.30 alle 20.00 a partire da martedì 7 Marzo.

Per iscriversi e/o ricevere maggiori informazioni contattare la dott.ssa Emanuela Bellone info@emanuelabellone.com – cell 392 9785583 – oppure clicca qui per scrivermi tramite il form contatti

Sede Incontri: Studio di Psicoterapia Dott.ssa Bellone – Bovisio Masciago – Corso Italia, 70

Seminario sulla gestione dell’ansia – Psicologa Milano e Cesano Maderno

“L’ansia: una nemica o una grande risorsa?”

Un seminario per riconoscere le componenti funzionali e distruttive dell’ansia e riappropriarsi delle proprie risorse.

Almeno una volta nella propria vita c’è chi si è sentito, in maniera più o meno forte, in preda all’ansia. Quest’ultima si manifesta sotto forma di apprensione, preoccupazione ed insicurezza ed è accompagnata da aumento del ritmo cardiaco, sudorazione, pallore, tremori e nei casi più estremi reazioni di fuga, sensazione di fiato corto etc. In realtà l’ansia, di per sé, è un fenomeno del tutto normale in quanto prepara ed attiva l’organismo in situazioni che potrebbero essere pericolose. Diviene invece non funzionale quando tale stato di allarme è troppo elevato, costante e limitante.

Durante il nostro incontro inizieremo a riconoscere le componenti funzionali dell’ansia da quelle distruttive e impareremo ad ascoltare e gestire le nostre ansie e paure. Queste appartengono al pacchetto di risorse di cui la natura ci ha fornito e vivere l’ansia come un’amica è possibile!

Per maggiori informazioni su costi e date del seminario chiamare al 392 9785583 o scrivere tramite il modulo contatti.

In base alle adesioni verranno confermate le date definitive, il seminario di mese in mese viene confermato se ci sono almeno 4 partecipanti.

Sede Incontri: Milano Corso di Porta Romana 87/A – Seregno Via Wagner 169